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Protestiamo insieme per il futuro?

Tutto va bene mentre cadi

Ma un giorno arriveremo al terreno

Ci schianteremo e non potremo fare più nulla

Non fermaci a protestare

Come possiamo sulle piccole cose è da idioti

Vuol dire che stiamo cadendo e ci diciamo che per ora va tutto bene

Tratto dal film l’Odio con Vincent Cassel andatelo a vedere.





Come ha detto pochi giorni fa Matteo Gracis, ormai la scelta “politica” non è più legata a come votiamo ma a come agiamo tutti i giorni.

Io di questo sono pienamente convinto,

Cambiamo il mondo firmando una petizione, entrando in un negozio, uscendo in piazza, parlando con il vicino, facendo mettere a nuovo il tavolo della nonna dall’artigiano della via accanto.


Coraggio:

Nel fare un sacrificio, nel parlare quando si ha qualcosa da dire e non lasciarsi trasportare dalle parole degli altri, lottare affinché qualcosa avvenga, in modo non violento, facendo valere i proprio pensieri.


Vi racconto questa quando ero alle superiori ero in un tremendo braccio di ferro con una delle mie professoresse (anche di una materia fondamentale) lei pensava che io fossi ciucco e io pensavo che lei fosse un’incompetente per vari motivi.


Tanto sta che tutti mi dicevano di lasciar correre di passare avanti, lo chiamano “fare buon viso a cattivo gioco” e passare tranquillamente l’anno, ma io in quel momento avevo già preso la mia decisione, l’incompetenza non poteva essere avallata ancora, per me per i miei compagni e per i successivi, tutti mi dicevano che avevo ragione ma a protestare fui solo io, attraverso la non violenza, durante un compito consegnai il foglio in bianco, oddio non in bianco scrissi “Mi rifiuto di fare il compito, questa è una protesta non violenta”

Questo scatenò invece la violenza della prof. Che non sapeva cosa fare, non ero stato maleducato non ero stato irriverente o altro, ero solo in protesta, senza striscioni, senza parolacce, senza alcun insulto.





Cosa generò tutto questo?

Quasi nulla, non mi poterono fare nulla in direzione perché non avevo fatto nulla, ma il problema era che ero solo a dire la mia, con nessuno dei miei compagni affianco e questo mi lascio un ragazzo su una sedia che puntava i piedi.


Cosa voglio dire che sono le nostre scelte, il nostro coraggio, la nostra fiducia nel prossimo e nel futuro che renderanno questo mondo sostenibile, non i brand, non le foto, i video, i Reel e qualche blog, sono le persone che faranno una scelta, unite, senza sapere dove realmente stanno andando ma sapendo che è la cosa giusta da fare, nient’altro.


Una delle cose che ad esempio possiamo iniziare a fare è fidarci degli artigiani e meno delle multinazionali che ci danno cosi sicurezza nei loro grandi profitti.


Questa è la mia Signore e Signori, sarà scorretta, sarà forte, sarà scontata ma non per tutti ve lo assicuro.


Volete ascoltare tutto il podcast CupCake?



Ecco il link


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