A qualche settimana di distanza vi racconto dell’Albero che siamo stati (forse) durante il periodo Covid e di come ne abbiamo parlato con Roberto Mercadini.
Ero davvero interessato a spendere due minuti su quanto sia importante lasciare spazio alle parole, anche scritte, dopo che si è realizzato un video ed in questo caso anche con un piacere particolare perché vi parlerò della lunga chiacchierata con Roberto Mercadini
(inoltre durante i giorni di distribuzione del suo ultimo 📚, il link lo trovate qui in basso)
Parlare di Poesia con qualcuno è stato davvero rincuorante. Quanto un pensiero poetico possa essere duttile, senza confini di forma e di riflessione, di quanto possa essere misura della visione personale di chi guarda il mondo con occhi sempre attenti al dettaglio e alla forma non finale ma astratta di quello che facciamo.
Abbiamo parlato dell’imperfezione della natura, un’imperfezione naturale, quanto si potrebbe giocare su queste due parole non lo so.
Un’imperfezione che viene rappresentata come imperfezione solo se messa a confronto con altri dati “standard” ma concordate con noi che nella natura uno standard non esiste?
Che gli alberi, i frutti, le coscienze, i pastori, le montagne, non esiste una vetta uguale ad un'altra, una mela è imperfetta confrontata ad una pera e viceversa, tutte e due sono perfette paragonate a se stesse.
Un altro punto focale dalla nostra chiacchierata è quello del periodo Covid, quando eravamo chiusi dentro casa, per forza di cose o per causa di forza maggiore, non lo so.
Una delle metafore di Roberto è stata illuminante
“Speriamo che lasceremo crescere gli alberi che siamo” (o giù di lì)
In questo periodo forse siamo cresciuti, forse abbiamo riscoperto di avere delle radici sotto la terra tiepida che abbiamo tra i piedi e forse le nostre foglie hanno guardato diversamente la luce di quel sole lontano. Un speranza ancora un volta poetica, ma giusta o almeno tendente all’imperfezione Naturale.
Qui il video completo:
Ancora un ringraziamento a Roberto che con il suo passaggio ci lascia sempre un po’ più Alberi ed esseri umani.
In bocca al lupo per i nuovi appuntamenti in teatro e per il libro Roberto
Questo è il sito:
Questo il link del libro:
Matteo Giovannone
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